COMPORTAMENTO ANIMALE RISPETTO AI PUNTI GEOPATOGENI

Come è stato accennato parlando delle reti di Hartmann e Curry e più in generale della Geobiologia, un indicatore naturale ci viene offerto dal comportamento degli animali, che si comportano in modo differente in base alle specie, vediamone alcuni tra i più comuni:

  • I cani riconoscono ed evitano qualunque punto geo perturbato e volontariamente non si metteranno mai su una di queste zone, ma le eviterà sempre. Qualora costretto dall’uomo potrebbe dare segni di sofferenza;
  • I gatti riconoscono anche loro queste zone, ma al contrario dei cani, le prediligono; infatti si mettono a dormire in punti impensati e tutt’altro che comodi proprio per assorbire queste radiazioni, che poi emanano sotto forma di microonde quando fanno le fusa. Con questo atteggiamento si scaricano di questa energia accumulata, ma questa frequenza si è dimostrata favorevole nel trattamento dei reumatismi articolari, tant’è che alcuni terapeuti consigliano di appoggiare il gatto sulle articolazioni, per ottenerne beneficio;
  • Le api, il cui alveare viene posto su un sito geopatico, aumentano di tre volte la produzione del miele, ma gli apicoltori che utilizzano queste tecniche, si limitano al solo periodo di produzione, altrimenti al termine della stagione morirebbero per l’elevato stress a cui sono sottoposte;
  • Termiti e formiche si riproducono abbondantemente sui punti attraversati dai fiumi sotterranei, infatti i formicai e termitai tendono ad essere costruiti proprio sopra le falde e le formiche scendono fino a 40 m di profondità per raggiungere il corso d’acqua; gli antichi popoli costruivano i villaggi ben lontani dai termitai e formicai sia per i possibili danni alle capanne di legno, sia perché erano considerati luoghi negativi a causa delle acque sotterranee.
Esempio di un termitaio costruito sopra una falda acquifera