RETE DI HARTMANN E CURRY

La Rete di Hartmann è un reticolo di natura prevalentemente magnetica, di origine tellurica, costituita da bande o “muri invisibili” larghi circa 21 cm disposti lungo le direzioni geomagnetiche della terra con orientamento da Nord a Sud e da Est a Ovest.

Questi “muri invisibili” in generale si individuano ogni 2 metri circa in direzione nord-sud e ogni 2,5 metri circa in direzione est-ovest. I punti di incrocio sono detti “NODI DI HARTMANN” e sono generatori di Geopatie, pertanto, dormire o lavorare su uno di questi punti, può portare a disturbi del sonno, nervosismo, stanchezza immotivata, fino ad arrivare a problematiche anche gravi.

In questi punti (dei riquadri di circa 21 cm di lato) il campo magnetico è molto elevato, sebbene non sia stabile ma vari a seconda dell’orario, della presenza di corsi d’acqua, faglie, masse magnetiche e strutture metalliche, specie se collegate alla rete elettrica.

La loro misurazione su scala di Bovis, hanno un valore che va da 2000 a 4000 Bovis

Si è notato anche che la loro intensità aumenti di molto prima di forti depressioni atmosferiche.

La griglia descritta dal dottor Hartmann, non è rigida ma è come una maglia che tende ad allargarsi o restringersi in presenza di altri campi magnetici.

In habitat naturali le maglie tendono ad essere regolari e anche la nocività è minore.

La Rete di Curry invece, ha natura elettrica e pare sia di origine cosmica, è disposta in modo diagonale rispetto a quella di Hartmann: le sue “fasce” si propagano da nord-ovest a sud-est e da sud-ovest a nord-est, formando un angolo di circa 45° rispetto alla rete di Hartmann.

I lati sono di circa 4 – 4.5 metri ma possono essere estremamente variabili e lo spessore dei “muri” è di circa 40 cm; ciò rende molto difficile la loro corretta individuazione.

I punti d’incontro sono anche qui detti nodi e data la loro maggiore carica elettromagnetica (maggiore anche dei nodi H), sono considerati anch’essi causa di geopatie, come già descritte per i nodi H.

Misurazione sulla scala di Bovis, raggiungono valori che vanno dai 1000 ai 4000 Bovis.

Anche la rete di Curry è estremamente variabile e perturbabile da altri fattori di origine naturale o artificiale.

Un esempio di progettazione che tenga conto delle geopatie

Non va infine dimenticato che tutti i reticoli elettromagnetici di natura cosmo-tellurica aumentano la propria intensità dalle ore 23.00 alle ore 04.00 circa, quindi la valutazione principale da fare è sempre quella relativa alle zone notte.

La sovrapposizione di un nodo della rete di Hartmann con la rete di Curry è detto “NODO A STELLA” e crea una condizione particolarmente nociva.

Le Reti di Hartmann e Curry sono misurabili con il galvanomerto (misura le correnti elettriche anche deboli) e il geomagnetometro (registra il magnetismo di origine terrestre), oltre che con la radiestesia e il comportamento animale.

Infatti un modo per riconoscere la posizione di alcuni punti geopatogeni, è l’osservazione del comportamento animale, come facevano le popolazioni antiche.